IL SUPPORTO

Il gruppo S.O.S. maltrattamenti è nato per aiutare chi è testimone di casi di maltrattamenti su animali, a presentare denuncia agli organi di polizia giudiziaria competenti per intervenire istituzionalmente, cioè:
Polizia municipale
Polizia dello Stato
Guardia di inanza
Carabinieri
Corpo Forestale dello Stato
Per segnalare casi di maltrattamenti o di animali tenuti in condizioni inadatte, scrivere a sosmaltrattamenti@vitadacani.org
Risponderà un volontario che prenderà nota della segnalazione e darà i consigli riguardanti il caso in questione, nella assoluta riservatezza.
Verranno scartate le segnalazioni anonime.

sosmaltrattamenti@vitadacani.org

E’ IMPORTANTE SAPERE CHE …

Solo per la provincia di Como e zone limitrofe (in futuro se si troveranno volontari in altre province il servizio si potrà estendere ovunque) i volontari si occuperanno di verificare, con un sopralluogo al di fuori delle proprietà private, la veridicità di quanto segnalato e, nel caso in cui la segnalazione risulti veritiera, si attiveranno per risolvere il problema.

Spesso i casi di malcustodia sono solo la conseguenza di una scarsa cultura dei proprietari rispetto alle esigenze del proprio animale. In questi casi l’Organizzazione si occupa di aiutare il proprietario a conoscere le reali esigenze dell’animale e ad adottare quegli accorgimenti che possano garantire all’animale stesso una migliore esistenza.

Altre volte ci si imbatte in veri e propri reati che verranno affrontati nel modo più opportuno, valutando attentamente caso per caso. Per le altre province

Fuori dalla provincia di Como, per il momento non siamo in grado di dare assistenza diretta, causa mancanza di organico. Però siamo disponibili ad aiutare a distanza chi ci segnalerà casi di maltrattamenti in tutta Italia, questo potrà avvenire in due modi:

Aiutando a compilare eventuale denuncia alle autorità competenti.

Spedendo lettera ai proprietari di animali maltenuti, ma solo dopo aver ricevuto da chi segnala la documentazione fotografica e tutte le indicazioni necessarie riguardanti il caso.

La malcustodia di animali, spesso non viene riconosciuta come maltrattamento dalle autorità competenti. Anche se noi sappiamo bene che un cane rinchiuso in un box di piccole dimensioni o che è costretto a stare per tutta la vita legato ad una catena, spesso anche molto corta, si trova a tutti gli effetti in una situazione perenne di maltrattamento, con i mezzi legali oggi in nostro possesso è difficile intervenire efficacemente. La legge è inadeguata e non ci consente, se non nei casi gravi di malcustodia, di portare a termine con successo le denunce fatte e ancor più difficile se ad essere malcustoditi e quindi maltrattati, non sono gli animali di affezione (cani e gatti), ma altri animali che solitamente vengono usati per scopi alimentari o altro.

Per esperienza, abbiamo potuto constatare che la strategia più efficace (in particolare per gli animali di affezione), è scrivere una lettera raccomandata al proprietario dell’animale, chiedendogli di migliorane le condizioni, dandogli anche dei consigli utili, per consentire una vita decente all’animale malcapitato. Informando poi il proprietario dell’animale, che se la situazione restasse invariata, provvederemo in seguito ad avvisare le autorità competenti riguardo il presunto maltrattamento in questione.

Quello che ci può essere di notevole aiuto sono le ordinanze comunali o i regolamenti di polizia municipale che valgono su tutto il territorio del comune che le ha adottate. Queste sono delle leggi a tutti gli effetti e tutti gli organi di Polizia giudiziaria sono tenuti a farle rispettare. Va da sé che queste ordinanze devono includere articoli riguardanti il modo di tenere gli animali, dando misure esatte dei box e delle catene di trattenimento, ecc.

A tal proposito chiediamo a tutti quelli che vedono e vogliono denunciare a noi o alle autorità giudiziarie casi di malgoverno, di informarsi presso il Comune o la Polizia municipale, dove la malcustodia/maltrattamento è in atto, se esiste un regolamento o un Ordinanza Comunale.

Se non esiste un regolamento, vi chiediamo sfruttando le vostre conoscenze, o mettendovi in contatto con qualche gruppo o associazione animalista o ambientalista del luogo, di invitare le amministrazioni Comunali di adottarne una, magari prendendo come esempio ordinanze già esistenti in altri Comuni e che hanno un forte carattere animalista: esempio Monza o Lodi. Ricordiamo infine che in base a quanto stabilito dalle leggi Regionali vigenti: esempio legge n. 30 del 08/09/1987 della Regione Lombardia “prevenzione del randagismo – tutela degli animali e della salute pubblica”, è fatto obbligo a tutti i cittadini che detengono un cane, la registrazione all’anagrafe canina del Comune di residenza e provvedere ad effettuare il conseguente tatuaggio (ora sostituito con microchip), entro sei mesi dalla registrazione stessa.

ESEMPIO di denuncia per maltrattamento e uccisione di animali

Si deve compilare in carta semplice, da inviare agli organi sopra esposti di Polizia giudiziaria o al Magistrato della Procura della Repubblica (se la denuncia sarà ad un organo di polizia giudiziaria, è consigliabile scrivere per conoscenza anche al Procuratore della Repubblica).

Andranno indicati i vostri dati anagrafici, la residenza e l’esposizione dei fatti, allegando tutta la documentazione in vostro possesso.

Nei casi urgenti è consigliabile segnalare il fatto telefonicamente ad un organo di Polizia giudiziaria, facendo poi seguire una denuncia scritta.

Al Comando… (indicare l’organo di Polizia giudiziaria).
Al Signor Procuratore della Repubblica di … (località dove è avvenuto il maltrattamento o l’uccisione).

Oggetto: Denuncia per maltrattamento e/o uccisione di animali.

Il sottoscritto … (generalità complete).
Il giorno … in località … del Comune di … sono stato testimone dei seguenti fatti … (esposizione dettagliata dei fatti).
Trattasi di maltrattamento e/o uccisione di uno o più animali che ha provocato allo stesso grave strazio (specificare eventualmente se i fatti sono ancora in atto e quindi il reato si sta ancora perpetrando ai danni dell’animale). Tale fatto integra ad avviso dello scrivente il reato di cui all’articolo 189 c.p. del 20/07/04 (ex 727) il quale, in quanto illecito penale, rientra nella competenza generica di ogni organo di Polizia giudiziaria e di codesta Procura. In questo contesto si indirizza il presente esposto alla S.V. fidando che vorrà ritenere il caso di Sua competenza e affinché i responsabili possano essere perseguiti penalmente.

Si chiede di accertare e perseguire penalmente i responsabili anche al fine di non permettere che il reato possa essere portato ad ulteriori conseguenze.
Si chiede inoltre di poter essere portato/a a conoscenza di un eventuale archiviazione ai sensi dell’articolo 408 del Codice di Procedura Penale.

Luogo e data……..

Firma