Ce l’abbiamo fatta!!
Vi aspettiamo alla magnifica Festa dei 30 anni che Vitadacani compirà proprio quest’ estate.

Simbolo della campagna “salva un rifugio”, il maiale illustrato dall’amico Roger Olmos, sensibile artista di Barcellona.
SALVA UN RIFUGIO
#salvaunrifugio è la campagna che abbiamo lanciato per chiedere aiuto.
Nel bel mezzo della pandemia ci è stato chiesto di prendere o lasciare il terreno sul quale abbiamo costruito il nostro rifugio, per il quale, da oltre 16 anni, paghiamo l’affitto e dove crescono e si sviluppano i progetti Porcikomodi e Cerbero.
Il rifugio ospita oggi, in totale, circa 350 animali.
Dopo una lunga e perigliosa trattativa, siamo riusciti a concordare un prezzo di acquisto e firmato il preliminare di vendita.
Purtroppo ai costi del terreno si sono aggiunte le spese accessorie, una sanatoria, obbligatoria prima della vendita, e un adeguamento richiesto dall’ASL per il contenimento della peste suina africana, portando così la cifra da raccogliere a 250.000€.
Una parte consistente dell’acquisto viene sostenuta grazie alla Fondazione Franco Faccin. Molti altri stanno partecipando a questa impresa: enti, donatori, famiglie, amici, sostenitori, ma la scadenza si avvicina e il traguardo è ancora lontano.
Salva un rifugio, salva la LORO casa, aiutaci ad acquistare il terreno!
La scadenza si avvicina e tu puoi fare la differenza

Il Terreno
La superficie totale è di mq 43.512
Il lotto da acquistare, dove sorge il rifugio, si trova nel Comune di Magnago (MI) in via Ungaretti 34.
1- Zona cani: 90 box e 15 aree di sgambamento
2- Area pascolo del gregge e uscite cani
3- Area pascolo e ricoveri grandi animali
4- Zona ricovero notturno del gregge e isolamento
5- Casa custode
6- Parcheggio

Magnago, una love story
La prima volta che entri al rifugio capisci che questo è il Posto.
Il luogo perfetto, l’angolo di mondo dove nidificare.
Tenere al sicuro chi ha affrontato ogni forma di maltrattamento.
E, pieno di lividi e speranza, arriva da noi.


Mirjam
Ammassata viva su un camion verso la morte. Senza luce, con un filo d’aria che non bastava per tutti.
Mirjam era una tra le tante più deboli che venivano calpestate dalle sorelle perché lo spazio non era sufficiente.
Mirjam sognava di morire così che tutto finisse in fretta … poi il camion si fermò e voci e luci irruppero nel silenzio.
Una mano la sollevò … finalmente Mirjam respirò.
Mirjam è una pecora disabile che vive con noi da 3 anni.

Sam
Sam e Ego, entrambi quasi ciechi, vivevano in strada in Sicilia. Ma la strada è dura ancor più per chi non ha la vista. Da 2 anni sono in salvo con noi in attesa di una casa.



Patrick
Lui e suo fratello avevano pochi giorni di vita, staccati subito dalla mamma, erano scarti di produzione da lasciar morire. Patrick e Keanu, arrivati molto debilitati e spaventati, hanno lottato biberon dopo biberon e ce l’hanno fatta. Vivono senza regole con 50 loro simili.

Nuvola
Era un cane da guardia, viveva a catena. Non aveva nemmeno 4 anni quando è arrivato da noi, arrabbiato e imprevedibile. Nuvola è uno di quei cani per il quale siamo stati più famiglia di una famiglia, da 8 anni Magnago è la sua casa, le sue abitudini, i suoi amici e i suoi spazi.

Il rifugio di Magnago è 1 love story e centinaia di amori. Dona perché non perdano la loro la casa!
Permettici di esistere e resistere

Non uno di meno!
Il progetto Cerbero nasce nel 2006 con l’obiettivo di gestire, riabilitare e dare una seconda possibilità a cani potenzialmente pericolosi. Il rifugio di Magnago ospita e mantiene attualmente 80 cani con gravi problemi comportamentali strappati all’eutanasia.


La storia di Erika
Erika era finita sui giornali, aveva aggredito al volto la nonna spiccando un salto e affondando i denti. Nessuno in famiglia riusciva più a gestirla.
L’ennesima aggressione aveva sancito il suo destino, finì al canile sanitario e la giudicarono non recuperabile. Il verdetto definitivo era la condanna a morte.
Intervenimmo in tempo.
Dal suo arrivo Erika mostrò un carattere complicato e la riabilitazione fu lunga e tormentata, ma ci riuscimmo, noi insieme a lei che collaborava.
Purtroppo con gli anni, si ammalò del male più brutto.
Faceva controlli, visite con l’oncologo, chemioterapia. Non è facile curare un cane del progetto Cerbero.
Ci volle tempo ma, nonostante il suo passato, qualcuno le aprì casa e cuore. Solo la famiglia giusta riesce a mantenere l’equilibrio faticosamente conquistato.
Erika fu fortunata, c’eravamo noi.
Per lei, in un attimo, cambiò tutto.
Non ci fosse stata la casa di Magnago, quanti altri non ci sarebbero più?
Per questo, questo posto è prezioso.
Per avere la possibilità di salvare una vita. Perché non ci sia mai più uno di meno.
Per molti è l’unica Casa possibile, non possiamo perderla!

Perchè salvare il rifugio di Magnago è importante?
Riassunto in 4 punti, perché aiutarci a sopravvivere


Dona e salva un rifugio
Aiutaci ad acquistare il terreno, ad esistere e resistere. Solo insieme possiamo farcela.