Sequestro Cilavegna

Si conclude finalmente il Sequestro Cilavegna

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Ad inizio aprile 2023, la fine di un incubo.
Abbiamo finalmente caricato sul camion il resto degli adulti che erano ancora detenuti presso l’allevatore.

Finalmente nessuna femmina partorirà in pericolo, nessun cucciolo finirà ucciso.
Le sorelle e le famiglie delle mamme dei nostri cilavengers sono partite verso un rifugio sicuro dove saranno accudite e potranno vivere in pace.

Insieme a Lav abbiamo mantenuto la promessa di portar via anche tutti gli adulti messi in allevamento durante il sequestro.
Nessuno è stato lasciato indietro.

Una parte sono da noi a Porcikomodi insieme ai piccoli cilavengers, una parte è arrivata in Umbria al sicuro.
Una parte, i 60 giovani, partirà a breve dalla stalla ove Lav, in nostra collaborazione, sta occupandosene.

Non è finita.
Questo è infatti solo il principio.
Di una grande avventura.
Di una storia di resilienza.
E di straordinaria libertà.

Noi di Vitadacani, insieme a Lav e altre associazioni, ne chiedemmo il sequestro e, finalmente, lo ottenemmo a novembre 2021.

Da allora, come spesso accade, è stata, comunque, una strada in salita, piena di ostacoli, fatica, pianti e rimpianti, angoscia e speranza.
E, sempre, dietro l’angolo, la minaccia dell’abbattimento di tutti.
Non è, infatti, detto che un sequestro si concluda con la liberazione e la salvezza.
Occorre lavorare senza sosta per costruire una soluzione, un posto, dove, letteralmente, portare in salvo gli animali sequestrati.
Prima che qualcuno ci ripensi.
Prima che vengano interrotti gli oneri di custodia, nei rari casi in cui essi vengono accordati (ovvero quando la Procura mantiene gli animali durante i sequestri. Ma questo non sempre accade).
Prima che vengano affidati ad allevatori.
O messi all’asta.
O abbattuti.

A luglio 2022, insieme a Lav, trovammo un posto dove trasferire, provvisoriamente, in salvo, i 60 piccoli, quelli che erano più a rischio vita.

Stavamo ancora cercando per gli adulti quando la Procura decise di affidarli tutti ad un allevatore.
Ma non ci demmo per vinti.
Né trovammo pace, facendo di tutto per costruire un futuro diverso anche per loro.
E ci riuscimmo.

Così, a dicembre 2022, le nostre richieste furono ascoltate e la Procura decise di cambiare il destino degli adulti, affidando le 20 femmine e i 24 maschi a Vitadacani e Lav.

E veniamo ad oggi, dopo gli accertamenti e le pratiche necessarie al trasferimento, il 7 febbraio 2023 sono arrivate a Porcikomodi le prime 10 femmine.
Le successive sarebbero arrivate a slot di 10.

Qui parte la nostra storia già raccontata, piena di speranza e di angoscia quando ci siamo accorte/i, vedendole scendere dal camion, che molte erano gravide.

La prima cosa imprescindibile, nei sequestri, è che gli animali non possano e non debbano riprodursi.
Lo dice il buon senso.
Lo diciamo noi.
E, lo dice, per fortuna, la normativa.
I beni non possono essere alterati o modificati durante il sequestro.
Non è accaduto.

Gravissime le responsabilità di chi avrebbe dovuto vigilare.
L’amarezza è che gli animali, ancora, anche se sotto sequestro, rimangono merce di scambio.
I cuccioli nati probabilmente in questa logica si pensa dovrebbero andare a ripagare gli oneri di custodia sostenuti dall’allevatori dove sono stati appoggiati.
Ma ciò è inammissibile e profondamente sbagliato.

Di nuovo, oplà, il mondo alla rovescia.
Le associazioni che tanto generosamente e a fatica si mettono a disposizione per risolvere esiti di reati prodotti da altri, e ignorati dalle istituzioni, rischiano di fallire.

Utilizzando tutte le proprie risorse umane e di denaro per portare in salvo gli animali e si trovano quegli stessi animali moltiplicati all’ennesima potenza.
In un’economia al contrario che governa i santuari, ciò crea un disastro senza fine, vanifica gli sforzi, azzera le sistemazioni trovate e noi siamo schiacciati da questo ingranaggio mortale.

Sara Vitadacani Onlus
Sara d’Angelo
Attivista, fondatrice e Presidente di Vitadacani, responsabile del progetto Porcikomodi e referente della Rete dei Santuari di Animali Liberi.