Vitadacani e La Rete dei Santuari

7000 Cuori Liberi a Roma

Roma: terza tappa della nostra protesta

Dopo Sairano sapevamo che saremmo dovuti arrivare a Roma per ottenere un reale “mai più”, l’avvicinamento è stato lento ma inesorabile.

Cosa è successo in questi 3 giorni romani?

Sabato 18 novembre eravamo più di 7000 Cuori Liberi alla Manifestazione Nazionale indetta dalla Rete dei Santuari.

Ci siamo emozionate, spesso commosse. Abbracci, sorrisi, lacrime e parole a sottolineare concetti importanti.

“Vogliamo che gli altri essere viventi possano vivere una vita degna di essere vissuta, la nostra è una lotta politica perché il cambiamento che stiamo cercando è un cambiamento della società.
L’antispecismo è politica, la lotta per la liberazione animale è politica e noi siamo animali come quelli chiusi negli allevamenti.

Quindi invitiamo tutti ad una riflessione.
Le persone che ci criticano per aver parlato della situazione in Palestina e che pensano che quello che accade non dovrebbe riguardarci, noi diciamo:
“Pensate davvero che in una società che normalizza il bombardamento di animali umani chiusi in enormi gabbie, l’uccisione di donne, uomini e bambini,
un società di questo tipo ci possa essere spazio per la liberazione di altri animali?
Cerchiamo di capire cos’è realmente questa lotta, la portata storica di questa lotta!”

Giuliano

Veterinari faziosi, schiavi di un sistema produttivo che fa acqua da tutte le parti, hanno raccontato bugie e falsità per screditarci ma è stato un vano.
C’è un prima e un dopo il 20 settembre.

Quel giorno hanno tentato di abbatterci e umiliarci, è stato come se ogni singola cosa bella e giusta per cui valga la pena lottare, scomparisse.
Quel giorno caddero 1000 certezze insieme ai cancelli.
Quel giorno cadde la speranza insieme a noi in quel fango.
Si sono venuti a riprendere ciò che oramai non gli apparteneva più.
Con quell’azione han tentato di distruggerci ma non sapevano, non potevano immaginare il fuoco che invece hanno acceso e ora arde!
Ci siamo rialzati, risorti e insorti.

Stiamo insieme per creare un’alternativa, perché ciò che è accaduto il 20 settembre non dovrà accadere mai più.
Siamo qui per urlare, sempre e per sempre, che il sistema produttivo è brutale e violento e ancora una volta le telecamere lo hanno mostrato e che il benessere animale in un allevamento non esiste perché si fonda sul sangue.
Noi, nei santuari, ci prendiamo cura degli scarti di quel comparto produttivo e vedervi qui ci dimostra che quello che accade loro, importa non solo a noi ma a tutti a tutte e che cambiare non solo si può, CAMBIARE SI DEVE!

Sara

Abbiamo letto che Crusca, Pumba, Crosta, Dorothy, Mercoledì, Ursula, Bartolomeo, Carolina e Spino dovevano essere assassinati per tutelare i selvatici.
Peccato che in provincia di Pavia i cacciatori stanno sterminando i selvatici per arrivare a “presenza zero”.

Hanno scritto che i 9 maiali erano ingestibili dal punto di vista biosicurezza.
Nel mentre, venivano mobilitati migliaia maiali negli allevamenti limitrofi per essere sterminati.

Per qualcuno, abbiamo spettacolarizzato la morte di Crusca, Pumba, Crosta, Dorothy, Mercoledì, Ursula, Bartolomeo, Carolina e Spino e dimenticato quella degli altri 31.
Noi rispondiamo che La morte l’avete spettacolarizzata VOI con quella azione squadrista che li ha assassinati, noi li abbiamo solo difesi e abbiamo documentato quell’azione vergognosa.
Non abbiamo spettacolarizzato la morte dei 31 certo, per rispetto.
E’ necessario ricordare che noi avremmo combattuto anche solo per salvare 1 di loro.

Qualcuna di loro continua a parlare della sofferenza dei maiali di Cuori Liberi come se quella sofferenza potesse giustificare e mitigare quella da loro assecondata e certificata quotidianamente in ogni allevamento e nelle atroci soppressioni di massa documentate dalle indagini.
Loro che parlano di sofferenza animale a noi?!! Vergogna!

Roberto

Si insiste con il dire che gli animali non hanno niente a che vedere con la politica, ma noi ribadiamo che manifestare, scendere in piazza e protestare sono tutti atti profondamente politici.

Sollevarsi contro l’ingiustizia è politica.
chiedere che le leggi cambino, è politica.
Siamo qui oggi per dire che ci siamo anche noi e che lo stato deve riconoscerci, rispettarci e tutelarci con leggi.

Arianna

Domenica 19 novembre 

Molti di noi si sono ritrovati a Capra Libera Tutti.

Guarda il video su Instagram

“Dopo la manifestazione nazionale di ieri, in previsione del presidio previsto domani presso il Ministero Della Salute, facciamo il punto sulla mobilitazione #giulemanidaisantuari e condividiamo le nostre riflessioni ed esperienze di lotta, accoglienza, cura e resistenza!

È bellissimo avere qui con noi oggi @retedeisantuari_official, @fattorialacapracampa, @palledilana_animalsosonlus, @grugnoclandestino, @rifugiochicomendesodv, @rifugio_alma_libre e @vitadacani__official che sono solo alcuni dei rifugi e santuari con i quali stiamo percorrendo questa difficile strada verso un reale riconoscimento giuridico che ci metta finalmente al sicuro dalla violenza zootecnica ed istituzionale!”

Santuario Capra Libera Tutti

Lunedì 20 novembre Il PRESIDIO

Ci siamo ritrovate e ritrovati fuori da Ministero, chiedendo di essere ricevuti e così è stato!

Guarda il video del Flash Mob si Instagram

Guarda il video di Sara su Instagram, che spiega cosa è successo quando ci hanno ricevuto.

Sara Vitadacani Onlus
Sara d’Angelo
Attivista, fondatrice e Presidente di Vitadacani, responsabile del progetto Porcikomodi e referente della Rete dei Santuari di Animali Liberi.