di Sara d’Angelo
i fiori di Arese in Vitadacani

E’ già passato un anno, ma pare un soffio.

E rieccoci.
Non sembra vero.
E’ già passato un anno, ma pare un soffio.
Senza avervi. Senza incontrarvi.
Senza che abbiate potuto venire da noi.
Raggiungerci, in visita.
Incontrare chi, qui, vive e abita, al sicuro.
Grazie al vostro aiuto e sostegno.

Da tempo immemore non calpestate il prato di Magnago.
O il viale, invaso di gelsomini, ad Arese.
E non vi state preparando a festeggiare, come sempre, in questo periodo dell’anno,
insieme a noi, una Pasquetta che, ormai, è una tradizione.
E’ entrata a far parte della nostra storia.
Della nostra e vostra, preziosa, piccola, ma solida, cultura condivisa.
Del nostro percorso e punto di vista.
Della nostra finestra sul mondo.
Spalancata sugli altri animali.

Oggi, vorremmo ancora portarvi tutti qui, con noi.
Per stare insieme.
Di nuovo.
Per avere pace.
Per stare in famiglia.
La migliore che si possa scegliere.
Quella che condivide e apprezza ogni nostro passo.
Che ci sostiene.
Anche da lontano.

E’ stato un anno difficile.
Inutile dirlo.
Lo è stato per tutti.
Lo sappiamo.
Immaginate per noi.
Moltiplicando le necessità e le difficoltà di ciascuno per più di 500.
Quanti sono gli individui che ospitiamo.

Chi ci conosce sa che fatichiamo a chiedere.
E che cerchiamo di arrangiarci, sempre.
In un modo o nell’altro.
Sforzandoci di essere positivi, anche se, di questi tempi, non è un pregio.
O una virtù.

Rimanete con noi.

Oggi qui ci sono i fiori.
Non potete vederli.
Sono tanti e piccoli.
Sono gialli, ma, in qualche punto, sbucano i bianchi.
Ed esplodono gli azzurri.
Minuscoli.
Nontiscordardimè.

Gli alberi sono in fiore,
tutto l’incanto di questo momento
è solo per gli animali rifugiati,
che brucano, indefessi,
imperturbabili.
E’ solo per i pochi di noi,
che continuano ad essere qua,
giorno dopo giorno,
nonostante la pandemia e le restrizioni.

L’erba è di un verde brillante.
Il fango, che in inverno dilaga, oggi arretra.
Il terreno si asciuga, respira, dopo mesi pieni di pioggia.
Le betulle costruiscono, a fatica, ciò che a breve sarà ombra,
e brezza, piena di foglie,
mentre le siepi fioriscono di bocci, insetti e uccelli.

Quest’anno ci ha portato via tanto,
quasi tutto,
e, a stento, abbiamo fatto a meno di molto.
In certi momenti quasi dimenticando.
Come era prima.
Come potrebbe essere.
Quasi come se questa fosse la normalità.
Senza i vostri sorrisi,
senza i picnic,
le feste,
le voci che riempivano, da lontano, il campo.
Senza molti aiuti, e con molte meno mani.

Ma, dopo tutto, eliminando ogni singolo orpello,
c’è una cosa che, in fondo a tutto, rimane.
Resiste.
Perdura.
A cui non possiamo proprio rinunciare.

Sentirvi vicini.

Sapere che tutto ciò in cui crediamo,
per voi conta.
Ancora.
Nonostante tutto.
Nonostante un mondo che sta, un passo alla volta, impazzendo.
E che perde di vista, ad ogni istante, le cose autentiche e vere.
Noi siamo tra quelli che ci credono ancora.
Che si possa cambiare.
E siamo qui.
Vi aspettiamo a braccia aperte.

Rimanete con noi.
A puntellare da tutti i lati il nostro castello nel cielo.
Per proteggerlo,
custodirlo.

Tenerlo al sicuro dai forti venti.
Abbiamo bisogno.
Non solo di mani e di risorse.
Ma, soprattutto,
di sapere che non siamo soli.
A resistere in mezzo alla tempesta.
Che, in mezzo a tutto l’orrore,
a qualcuno importa.
Ancora.
Della vita e della libertà.

Che sia una buona pasqua e una meravigliosa pasquetta,
piena di pace e quiete, per chi, ogni giorno, combatte, resiste e lotta.
Piena di gioia e serenità per tutti voi.
Piena di bellezza, per chi ancora, di fronte al mondo si stupisce,
commuove e ammira.

Sara Vitadacani Onlus
Sara d’Angelo
Attivista e fondatrice e Presidente di Vitadacani, responsabile del progetto Porcikomodi e referente della Rete dei Santuari di Animali Liberi.