di Sara d’Angelo

Giuliana non è più con noi

4 marzo 2021

Stamattina non ti sei svegliata.
Deve essere stata una nottataccia, la tua ultima notte.
Ma ancora speriamo tu sia volata via in un attimo.
Senza dolore.
Pensare il contrario fa un male intollerabile.

Sei la prima mucca ad aver sfidato insieme a noi la burocrazia e la banca dati nazionale.
Le asl, i veterinari, la sanità pubblica.
Le istituzioni e le convenzioni.
Sei arrivata da bambina.
Poco più grande di un cane.
Liberata da attivisti nella notte.
Sottratta ad un allevamento in cui eri legata per il collo a 10 centimetri di corda.
Lontano dalla tua mamma.

Ti tenemmo nascosta il primo periodo.
Chiedendo la tua regolarizzazione ma non dichiarando mai dove ti trovassi.
Rifiutando di rendere noto il tuo nascondiglio, fino alla fine.
Fino ad aver ottenuto garanzie per la tua vita e incolumità.

I bovini di provenienza ignota, sprovvisti di marche auricolari o segni identificativi, devono essere abbattuti e i loro corpi distrutti, per la normativa sanitaria vigente.
Difficilissimo regolarizzarli.
Allora, nel 2008, pressoché impossibile.
Ma facemmo forzare l’anagrafica che, nei bovini, funziona per via di madre.
Se la madre è ignota non si può inserire un soggetto.
Eppure ci riuscimmo.
Dopo di te l’abbiam fatto molte altre volte.
Pur se difficile, ormai la procedura è fattibile.

Porcikomodi era la tua casa.
Noi e gli altri animali del santuario la tua famiglia.
Tofu il tuo compagno di vita.
Perennemente insieme,
mai divisi, fino agli ultimi tuoi giorni.
Quando ti sei fratturata il bacino, eppure rimanevi in piedi.
Lo sei rimasta fino a stanotte.
Quando qualcosa è successo.
Ma capire cosa, rimane avvolto dal mistero.
Stamattina non c’eri più.
Dentro il tuo corpo senza vita.
Che giaceva a terra, immobile, come un involucro e un tonfo sordo.

Tra poco porteranno via quel che resta di te, trascinandolo, come una cosa di poco conto.
Tu non sei più lì.
Ma è lo stesso difficile vedere trattare così, dopo un attimo dalla tua scomparsa, il tuo corpo bello.
Fino a stamattina in quel corpo c’era una persona cara.
Un’amica.
Una compagna.

Se qualcosa non ti piaceva lo facevi capire.
Difendevi Tofu.
Gli volevi bene.
Ti frapponevi, col tuo corpo, tra lui e il veterinario o qualunque cosa ritenessi una minaccia o un pericolo per lui.
Non avevi paura.
Ci guardavi tutti male.
Ma, era solo apparenza.
Sei stata una grande mucca, anche se in confronto a Tofu eri piccola piccola.
E sembravi un cucciolo.
Ma eri la custode del tempo,
la regina del santuario.

Ti aspettiamo qui.
Nel tuo prato dorato di sole.
Sotto le robinie odorose.
Nella casetta di paglia.
A guardare, muta, oltre la recinzione, l’orizzonte.
Gli occhi talmente profondi da finirci dentro.
Risucchiati.

Ovunque tu sia,
tu possa trovare il modo di oltrepassare il cielo,
l’oscurità abbagliante,
la luce tenebrosa,
i pianeti sperduti,
lo spazio siderale,
per tornare, finalmente, a casa.

Riposa e abbi cura di te, Giuliana,
della tua scintilla,
il bagliore che emanavi,
e custodisci,
affidandola
al vento,
all’erba,
al cielo,
la tua essenza più preziosa.

Sara Vitadacani Onlus
Sara d’Angelo
Attivista e fondatrice e Presidente di Vitadacani, responsabile del progetto Porcikomodi e referente della Rete dei Santuari di Animali Liberi.