Comunicato stampa

8 maialini salvati dalla sperimentazione

Sono 8.
Piccoli.
Quasi minuscoli.
Con occhi sorprendentemente celesti. 
Di un azzurro immenso.
Sconfinato.
Raramente visto nei maiali.
Il naso lucido e il corpo candido, delicatamente rosa.
Sono usciti all’improvviso da un laboratorio di ricerca molto importante.
Sono saliti sul camion.
Non hanno protestato.
Come pieni di fiducia.
Speranza.
O rassegnati.
Ignari.
Ci hanno seguito.
Senza conoscerci, senza sapere se fossimo i buoni.
Senza domande né risposte.
 
E’ sempre commovente questo passaggio.
Quando gli animali scelgono di fidarsi.
Iniziano a farlo, magicamente.
Senza apparente motivo.
Un po’ alla cieca.
Perchè dovrebbero farlo?
E come un’esplosione sovrabbondante, straripa la loro personalità, viene fuori il miracolo del singolo individuo.
Dell’unicità al mondo, di ciascuno di loro.
Quando tornano pienamente individui e abbandonano lo status di cose.
Oggetti di poco conto.
A cui li ha addomesticati l’uomo.
Selezionandoli minuziosamente.
Fin dalla modalità di allevamento, spersonalizzandoli, cosificandoli.
Rendendoli inermi e passivi.
Nulla conoscono del mondo fuori.
 
Poi, con pazienza e ascolto, accade una magia.
Essi sbocciano.
Rifioriscono.
Dall’involucro che prima pareva vuoto e vacuo si affacciano desideri, sogni, volontà, personalità.
E tutto accade.
La vita, comincia, di nuovo.
E ora, più che, mai si presenta, sterminata e piena di promesse, dinnanzi ai loro occhietti grandi,
In quei corpicini tondi, tozzi, a tazza, così buffi e particolari.
Benarrivati Undi, Will, Mike, Dustin, Lucas, Robin, Max, Nancy.
Da dove provenite avrete vissuto molte stranger things.
Restate con noi, sarà bello ascoltare e immaginare le vostre storie di libertà e speranza.

I magnifici 8

Questi maialini hanno potuto salvarsi grazie ad una serie di coincidenze. Come sempre accade quando ritiriamo gli animali dai laboratori. Qualcuno dall’interno permette che ciò avvenga. Un dirigente, una veterinaria, uno stabularista. Che si oppongono a che la storia degli animali finisca così. Ovvero nel sangue e nel gelido silenzio. Il piccolo miracolo dei magnifici 8 è avvenuto grazie alla preziosa collaborazione de La collina dei Conigli e alla convinzione della veterinaria del centro di ricerca.

Questi maialini hanno potuto salvarsi grazie ad una serie di coincidenze.
Come sempre accade quando ritiriamo gli animali dai laboratori.
Qualcuno dall’interno permette che ciò avvenga.
Un dirigente, una veterinaria, uno stabularista.
Che si oppongono a che la storia degli animali finisca così.
Ovvero nel sangue e nel gelido silenzio.
Il piccolo miracolo dei magnifici 8 è avvenuto grazie alla preziosa collaborazione de La collina dei Conigli e alla convinzione della veterinaria del centro di ricerca.

DL4

Dal 1998 ci occupiamo di animali da laboratorio.
Li portiamo in salvo, li accogliamo e ospitiamo, li riabilitiamo. Troviamo loro una famiglia e degli affetti.
Da allora abbiamo ritirato più di 1500 cani, migliaia di topi, ratti, conigli, cavie, 14 scimmie (lebambine), e 9 maiali.
Ad essi abbiamo trovato una casa o un luogo sicuro o sono rimasti con noi.

Il suino Gottingen

brevettato da Marshall Farm, multinazionale leader mondiale nel mercato degli animali da laboratorio.
Il colosso ha avuto l’ardire di brevettare gli esseri viventi.
Selezionarli, progettarli con determinate caratteristiche, confezionarli a suo piacimento per accontentare i clienti.
Le loro necessità più disparate.
Molto diffuso e sacrificato nei laboratori, il porcellino Gottingen arriva a pesare attorno ai 30 kg.
E’ minuto, occupa poco spazio, è resistente, è docile ed abituato ad essere maneggiato e sollevato e sospeso. Come i cani di Greenhill.

La sperimentazione animale

Ogni anno in Italia muoiono nei laboratori 600 mila animali. Nel mondo i numeri disponibili fanno venire i brividi, oltre 115 milioni di animali vengono utilizzati per la ricerca scientifica.
Di fronte a questa drammatica realtà qualunque cosa noi facciamo è poca. Piccola. Inadeguata.
Anche la nostra storia e quella dei maialini di cui stiamo parlando.
Ma non di meno rimane preziosa perché, se pur fragile, ci permette di resistere al nulla. Al dominio.
Apre una minuscola ma potente fessura per scalfire quel muro di silenzio che rende possibile lo sfruttamento incontrastato degli altri animali e per buttarlo giù un pezzo alla volta.

Le liberazioni
Quasi mai gli animali vengono salvati dal laboratorio.
Lo sa bene chi come noi e la Collina dei Conigli si occupa di questo.
Non è interesse degli sperimentatori mostrare come viene ridotto un individuo per essere una buona cavia da laboratorio.
Un modello per l’uomo.

Sara Vitadacani Onlus
Sara d’Angelo
Attivista e fondatrice e Presidente di Vitadacani, responsabile del progetto Porcikomodi e referente della Rete dei Santuari di Animali Liberi.