Pensieri piccoli
Avremmo desiderato, in certi momenti, consegnare loro il mondo intero.
Scorgere per loro intatto il punto segreto dove il cielo diventa mare, dove l’oro bruno della sabbia incontra l’oceano, dove finiscono e nascono tutti i nostri pensieri, desideri, sogni e paure.
Come chiusi nella scatolina che racchiudeva un pezzetto della vita che se ne era andata, un tocco alla volta.
Così da custodire dentro, come in un rigurgito escatologico, il senso autentico, scorgere in fondo all’anima, l’isola dei morti di Böcklin, ove raggiungere quelli che amavi e che se ne erano andati o erano perduti.
Col tempo, ho imparato che tutti abbiamo qualcosa di simile.
La stessa scatolina scolorita è dentro ognuno di noi, seppellita nel profondo.
Anche in ognuno di quei fantasmi.
I cani morti o uccisi a un passo dalla libertà.
Scomparsi alla vita senza che nessuno vi prestasse attenzione.
Lì finiscono tutti i dolori, i pensieri indicibili, la nostalgia, i tristi rimpianti, i rimorsi, tutto l’inaudito che cacciamo in gola e nella pancia, che, per pudore, buttiamo giù, tanto ci fa male, purché sia ben nascosto, così che neppure noi possiamo riconoscerlo.
In quella zona d’ombra, o nella scatolina.
Di tanto in tanto, se avessimo l’ardire di aprirla e guardarvi dentro, potremmo, sorprendentemente rimanere stupefatti.
Al posto del nero e del fango, una vivida luce, il prezioso oro e l’argento abbagliante, che le gocce di dolore, nostalgia e rimpianto, col tempo e la pazienza hanno intagliato in un fiore perfetto che dovremmo vedere per riconciliarci con la vita ed essere tratti in salvo.
La scatolina insegna come tutto potrebbe essere più semplice.
Come dal dolore spesso nascano i bocci più teneri.
Dall’orrore i germogli.
E, aggrappata al burrone, la speranza.
La felicità limpida è a portata di mano, nella stanza accanto, non lontano, altrove, basterebbe attraversare la porta ed entrare.
Questo libro è dedicato a quanti sono morti a Green Hill e non ce l’hanno fatta ad arrivare in tempo alla salvezza.
O meglio, noi non abbiamo fatto in tempo a portarli in salvo.
La campagna contro Green Hill ha messo a nudo i sacerdoti della scienza, ha fatto parlare come mai era accaduto in Italia di vivisezione.
Pagine e pagine sui quotidiani, servizi sui TG, nei programmi di intrattenimento e ciò che è successo, le incredibili mete raggiunte, sono il risultato di chi ha osato.
Di chi si è messo in gioco.
Di chi è sceso in piazza con noi.