Ikab Felice
Ikab e’ uno dei 2 vitellini arrivati da noi nell’ottobre del 2015 dall’allevamento di Suzzara.
Per quelle 8 mucche e vitelli, la legge prevedeva l’abbattimento e la distruzione dei loro corpi, in quanto sprovvisti di marca e non identificabili.
Dopo circa quattro mesi di trattative, sforzi, negoziazioni e attesa, mercoledì 30 settembre 2015 sei mucche e due torelli sono stati portati in salvo da quella stalla degli orrori.
Viola, Ikab-Felice e Blu sono giunti nella notte nel santuario Porcikomodi di Magnago.
Eva al Rifugio Miletta, dopo una suggestiva camminata al buio tra gli alberi poiché il camion, troppo grande, non riusciva a passare nell’ultimo tratto di strada, l’ultimo paio di chilometri.
Lilith ad Ippoasi, il suo giaciglio ai bordi del pollaio.
Io, Polz e Verdena ad Agripunk, nelle colline del Valdarno.
Tutti magri, affamati e spaventati.
Hanno potuto vedere il giorno della loro liberazione solo grazie alla tenacia e alla dedizione di attiviste che tutti i giorni si sono recate a nutrirli o controllare che fossero nutriti dai loro carcerieri.
Per più di quaranta lunghissimi giorni.
Dopo che Tina e un’altra dell’originario gruppo, stremate dalla fame e dall’incuria, caddero a terra, senza potersi rialzare, e morirono di inedia.
Senza che potessimo fare nulla.
Per questo è stato vitale recarsi lì ogni giorno. Fino a contarne più di quaranta. In cui a questi animali è stato garantito il cibo.
Senza le attiviste, sarebbero morti di stenti, come tutte le altre mucche che le avevano precedute.
Sono potute arrivare nelle nuove case grazie al nostro lavoro che, a dispetto delle norme, delle consuetudini, dei divieti, dei problemi, dei costi, abbiamo deciso di non voltarci dall’altra parte vedendo che era impresa difficile, ma siamo andati fino in fondo convincendo tutti a darci retta e portarle in salvo.
E grazie alla Rete dei Santuari di Animali Liberi che ha affiancato Vitadacani e ha messo a disposizione i rifugi.
E grazie ai “rifugi amici della Rete” che hanno accolto gli animali rifugiati.
Se ora sono ospiti di santuari e non sono finite abbattute brutalmente è anche grazie alla generosità dei rifugi che per la prima volta, compatti, sono intervenuti per salvare questi individui. Tutti sono adottabili a distanza.
A luglio del 2018 Ikab Felice, oramai giovane e scatenato bue, ha avuto un incidente e ha perso un corno diventando Ikab Monocorno.
