Vitadacani e Rete dei Santuari di Animali Liberi

Vi ricordate la vicenda del sequestro penale delle mucche di Cassano d’Adda?

Tutto inizia a novembre, con la notizia che 38 mucche, in una stalla a Cassano d’Adda, stanno andando all’asta.
Interveniamo per opporci all’asta e chiediamo al sindaco e alla magistratura di interromperla.
Si tratta di 38 bovini posti sotto sequestro nel 2019 per i reati di maltrattamento di animali. Non possiamo accettarlo e da qui nasce tutto.

Sono tutte salite sul camion.
Anche le ultime.
La stalla è vuota.
Per sempre.

Progressivamente, nelle ultime due settimane, una ad una, sono partite tutte verso la libertà.
Fino ad oggi.
Con gli ultimi trasporti.

Sembra incredibile.
Tutti dicevano che sarebbe stato impossibile.
Davvero quasi tutti.
Perché era una mandria intera.
Una stalla intera, di oltre 38, all’inizio.
Poi, tra le nascite e le morti, nei mesi, siamo giunti a 45.
Un numero spaventoso.
Un’enormità.
Piena di vita.

vitadacani - sequestro mucche di cassano d'adda

Se non avessimo fatto ciò che abbiamo fatto, e ci fossimo fermate davanti alle difficoltà, che, in effetti, giorno dopo giorno,
diventavano macigni, oggi non sarebbero in vita.
Noi non ci siamo arrese.
Insieme, abbiamo fatto qualunque cosa per scrivere un lieto fine alla vicenda.
Non ci ha fermato nulla.
Neppure l’evidenza.

Ci siamo opposte alla vendita all’asta dell’intera mandria.
Abbiamo dato la nostra disponibilità a Comune e Pm ad occuparci di collocare tutti gli animali presenti.
Pur non sapendo bene come fare, ma essendo certe che non ci saremmo sottratte e avremmo inventato una soluzione.
Non ci fosse stata.

Abbiamo collaborato con l’associazione Uti e, insieme, abbiamo trovato sistemazione per 26 di loro.
Mentre un’altra associazione avrebbe sistemato le restanti 19.

Non ci siamo fermate neppure quando il Pm, nonostante la nostra richiesta, le ha vendute con un decreto di vendita, respingendo le nostre proposte.
Abbiamo proseguito.
Senza vacillare.
Senza ascoltare chi diceva che non si poteva impugnare l’istanza.
E che era finita.

Abbiamo ottenuto la rinuncia all’acquisto da parte del compratore.
Abbiamo ignorato tutte le istanze del proprietario per riavere le mucche e annullare il sequestro.
Per fortuna istanze vane.

Ed eccoci qui.
Stanche, incredule.
Ma felici.

Ad una delle partenze, una mamma non permetteva di caricare il proprio piccolo.
Lo proteggeva.
Caricava chi tentava di farlo salire sul camion.
Chissà quante volte le avranno portato via i cuccioli.
Ma ora sono insieme.
Per sempre.
Al sicuro.

Questa vicenda ci insegna, se mai ce ne fosse bisogno, che ognuno di noi può fare la differenza.
Che dobbiamo intervenire, se vogliamo cambiare le cose.
Vigilare.
Non lasciare che tutto vada come deve andare.
E che il sequestro non è solo il risultato.
Ma deve essere un punto di partenza.

Bisogna lavorare tanto, per portare in salvo chi, per via del sequestro, si trova ad un passo dalla libertà.
Ma occorre spingerlo.
Trascinarlo,
con tutta la forza che abbiamo.
Con le unghie e coi denti perché vada nella direzione giusta.
Verso la libertà.

Se non facciamo niente, viene lasciato al suo destino.
Può essere che non supererà mai quel muro invisibile, attraversando il quale, può essere tratto in salvo.
In quel momento tutto può ancora accadere.
Come già detto altre volte, intervenire, fa la differenza.

vitadacani - sequestro mucche di cassano d'adda

Agire in prima persona.
Non delegare la vita e la libertà.
Perchè, infinite volte, abbiamo scoperto di essere noi la differenza.
Non qualcun altro.
Noi.

Ringraziamo i rifugi, i santuari, le fattorie e i privati che hanno aperto la loro casa alla libertà delle mucche.
Che hanno permesso che si realizzasse un miracolo.
Grazie a Ilenia e Daniela dell’Uti per lo straordinario lavoro svolto.
Insostituibile.
Per concretizzare i viaggi e la libertà delle “nostre” 26.

Qui trovate il racconto dell’UTI e la loro raccolta fondi, ancora in corso, per finire di realizzare qualche riparo, per adottarle a distanza o contribuire alle spese.

FAI IN MODO CHE IL NOSTRO LAVORO CONTINUI, SOSTIENICI

Sara Vitadacani Onlus
Sara d’Angelo
Attivista e fondatrice e Presidente di Vitadacani, responsabile del progetto Porcikomodi e referente della Rete dei Santuari di Animali Liberi.