Una Stella in più nel cielo

stella porcikomodi

Te ne sei andata in silenzio.
Sabato.
Ma la tua improvvisa scomparsa dal mondo, a noi è sembrata di un fragore assordante.
Accecante.
In un attimo eri senza vita, nella tua casetta.
Al bordo della pozza.
Che tanto amavi.
Vedere che, sprofondata in un sonno da cui non ci si sveglia, non respiravi,
ha tolto a noi il respiro e l’aria è scomparsa.
Tutto è diventato nero, come questi giorni bui.
Ancora più oscuro, senza la tua luce celeste di stella.
Come l’implosione di un astro che sprigiona frammenti di infinito.
Eternamente ripiegato su se stesso.
Come un buco nero.
Gelido spazio assoluto.

Eri ancora una bambina.
Averti incontrato è stato diventare amici.
Una delle cose più belle degli ultimi anni.

Avremmo voluto regalarti il mondo intero.
Il tempo perduto.
Lo avevamo promesso.
Il magico istante in cui sei scesa dal camion.
Con ancora quel maledetto elettrodo in testa.
Ma il tuo passato, cui credevamo di averti affrancata, ti ha raggiunto,
inesorabile, anche qui.
Il tuo corpo ha prima rigettato parte dell’impianto.
Quasi spontaneamente.
Come un corpo estraneo.
Un ospite indesiderato.
Lo hai cacciato fuori dalla tua testolina bella.
E da lì sono iniziati i guai.
Ma, ancora, dopo un intervento e tante cure, credevamo di avercela fatta,
insieme.
Di aver superato le crisi convulsive e i problemi neurologici.
Di essere, oplà, saltati oltre.
Ma tutto si è infranto sabato.
Gettando a terra, difronte alla tua amica Marlena, tutta la tua gioia, le tue lucenti scoperte,
i tuoi affetti più cari, le nostre aspirazioni, i tuoi sogni.
Le nostre speranze, a rotolare, come sassi, nel fango.
Fino a vederle scomparire giù, sul fondo scuro della tua pozza.
La tua resilienza è oggi più che mai un prezioso tesoro.
Un’eredità.
Raccolta con commozione, dal tuo specchio lucente d’acqua.
Dall’ultima fetta brillante di cielo, conservata nei tuoi occhi.
Chiusi.
Saldamente.
Tra le ciglia.
Oltre i cavi che ancora ti segnavano la fronte.

Ci invita a resistere ancora di più.
Per te.
Per ogni tua setola aguzza.
Per la tua morbida pelle rosa.
Per le tue orecchie a petalo e cuore.
Per la tua piccola vita rimasta lì, tra la paglia.
Per tutti quelli come te, che però a differenza tua, non vedranno mai la libertà.
Fino al giorno in cui non andremo a prendercela, insieme.

La tua famiglia Porcikomodi Vitadacani

Stella Porcikomodi